Ogni anno vengono ritirate dal mercato 800mila banconote false in tutta Europa. Quindi non è impossibile trovarsi un biglietto taroccato nel portafoglio. Il pericolo, però, può essere scongiurato con semplici accortezze. Usare la vista e soprattutto il tatto aiuta a distinguere il denaro falso da
Le banconote più contraffatte sono quelle da 20 e da 50 euro. Quindi se vi capita fra le mani uno di questi tagli, fate bene attenzione prima di riporre il denaro in tasca. Nonostante la contraffazione sia in calo (-13% nel 2010) è bene non abbassare la guardia. La prima cosa da verificare è il rilievo dell’immagine principale e la consistenza della banconota che deve essere di puro cotone e un po’ rigida. Sfiorare la carta con i polpastrelli aiuta ad accorgersi del rilievo.
Usando la vista, controllare in controluce la presenza della filigrana. Il contorno fra parte chiara e parte scura deve essere sfumato e non netto. Il punto migliore per fare questa verifica è la cifra, il numero che dà il valore della banconota. I falsari non hanno problemi a taroccare singoli elementi, ma è difficile che dispongano dei macchinari per taroccare tutti gli elementi insieme. Attenzione anche alle cifre agli angoli superiori della banconota: si combinano perfettamente tra loro dando il valore della carta. Ecco invece qualche consiglio per chi usa il “denaro di plastica”.
Sulle banconote di piccolo taglio (5, 10 e 20 euro) si trova anche la striscia olografica “cangiante”: a seconda di come si muove la banconota si può leggere la cifra o il simbolo dell’euro. Sul retro è presente una striscia brillante dorata. Chi trova una banconota dubbia, può rivolgersi in banca o all’ufficio postale dove il denaro verrà analizzato. Se falso, viene ritirato dal mercato senza essere rimborsato. Nel 2008 la Guardia di Finanza ha diffuso un vademecum sul tema.
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